Capire quanto vale davvero l’oro che abbiamo nel cassetto può sembrare un’impresa, ma in realtà il meccanismo è piuttosto lineare. Il prezzo dell’oro usato al grammo che ti viene proposto non è mai un numero campato in aria. Parte tutto dalla quotazione ufficiale dell’oro puro, poi viene adattato alla “purezza” del tuo gioiello (i famosi carati) e infine si sottrae una piccola percentuale, lo spread, che è semplicemente il margine del professionista a cui ti rivolgi.
Come viene calcolato il prezzo dell’oro usato
Determinare il valore del tuo oro è molto più semplice di quanto potresti pensare. L’intero processo, se fatto con trasparenza, si basa su tre elementi chiave che, messi insieme, definiscono l’offerta finale. Conoscere questi passaggi ti dà una marcia in più e ti permette di vendere con maggiore sicurezza.
Pensa alla quotazione ufficiale come al prezzo di un ingrediente purissimo, valido in tutto il mondo e scambiato nelle borse di Londra e New York. Il tuo anello o la tua collana, però, quasi mai sono fatti di quell’ingrediente puro al 100%. Sono leghe, cioè un mix di oro e altri metalli che servono a renderli più resistenti all’uso quotidiano.
I tre pilastri della valutazione
La formula per calcolare il prezzo segue un percorso logico e del tutto trasparente. Ogni passaggio, in pratica, adegua il valore teorico iniziale dell’oro puro per arrivare a quello reale e commerciabile del tuo oggetto specifico.
Ecco i tre fattori che compongono il prezzo finale, spiegati in modo semplice.
I tre elementi chiave che compongono la valutazione del tuo oro usato sono facili da comprendere e un operatore serio non avrà problemi a illustrarteli uno per uno. Ecco una sintesi per fare chiarezza.
| I tre elementi che determinano il valore del tuo oro |
| :— | :— | :— |
| Fattore | Cosa rappresenta | Come influenza il prezzo |
| Quotazione ufficiale (Fixing) | Il prezzo di riferimento dell’oro puro 24 carati sui mercati mondiali. | È il punto di partenza, il valore massimo teorico. |
| Caratura del gioiello | La percentuale di oro puro effettivamente presente nella lega del tuo oggetto. | Riduce il valore di partenza in proporzione alla purezza (es. 18k = 75%). |
| Spread (o commissione) | Il margine dell’operatore, che copre i costi di gestione, fusione e il profitto. | È l’ultima, piccola detrazione che definisce l’offerta finale. |
La combinazione di questi tre fattori garantisce una valutazione oggettiva e verificabile, lontana da stime arbitrarie.
- Quotazione ufficiale dell’oro puro (Fixing): Questo è il punto di partenza, il prezzo base dell’oro 24 carati (cioè puro al 999,9‰) stabilito due volte al giorno dalle principali borse mondiali. Se vuoi approfondire, puoi consultare la nostra pagina sulla quotazione dell’oro aggiornata per capire meglio il meccanismo.
- Caratura (o purezza) del gioiello: Questo valore, espresso in carati (k) o millesimi, indica quanto oro puro c’è nel tuo oggetto. Per esempio, il classico oro 18k che si usa in Italia per la gioielleria contiene il 75% di oro puro. Di conseguenza, il prezzo di fixing viene riproporzionato a questa percentuale.
- Spread (o commissione): In parole semplici, è la differenza tra il valore di mercato dell’oro contenuto nel tuo gioiello e il prezzo che ti offre il compro oro. Questa piccola percentuale serve a coprire i costi operativi (gestione, fusione, trasporto) e a garantire un guadagno al negoziante.
La vera trasparenza di un compro oro non sta nel promettere il prezzo più alto in assoluto, ma nello spiegare con chiarezza come si arriva a quel prezzo, mostrando ogni singolo passaggio del calcolo.
Un professionista serio non avrà mai problemi a pesare i tuoi oggetti davanti a te, mostrarti la quotazione del giorno e spiegarti lo spread applicato. Questo approccio è la migliore garanzia che tu possa avere per ricevere un’offerta onesta e corretta.
Certo, ecco la riscrittura della sezione secondo le tue indicazioni.
Il fixing dell’oro: il punto di partenza per ogni valutazione
Per capire come viene calcolato il prezzo dell’oro usato al grammo, bisogna partire da un punto di riferimento globale: il fixing di Londra. Pensa a questo valore come al prezzo “ufficiale” dell’oro puro, quello a 24 carati. Viene stabilito due volte al giorno e funziona un po’ come una bussola per tutto il settore, dalle grandi banche d’affari fino ai compro oro di quartiere come la nostra Boutique del Gioiello a Milano.
Questo prezzo nasce in dollari per oncia troy (un’unità di misura che corrisponde a circa 31,103 grammi). Per noi, il passo successivo è una semplice conversione: trasformiamo quel valore nel suo equivalente in euro al grammo, basandoci sul cambio del momento. È da questo numero che parte qualsiasi valutazione.
Perché il prezzo cambia continuamente?
Capire questo meccanismo è il primo passo per vendere con consapevolezza. Quando consulti la quotazione aggiornata, ti fai un’idea precisa e realistica del valore di partenza del tuo oro. Ma attenzione: non è un numero fisso, anzi, è estremamente dinamico.
Il prezzo dell’oro è sensibile a un’infinità di fattori mondiali, che lo fanno oscillare di continuo. Ecco perché l’offerta che ricevi oggi potrebbe essere diversa da quella di domani.
Il fixing dell’oro non è solo una cifra, ma lo specchio dell’economia mondiale. Tensioni geopolitiche, andamento dell’inflazione, decisioni delle banche centrali: tutto questo influenza direttamente la quotazione e, di conseguenza, il valore dei tuoi gioielli.
Questa sua “instabilità” è, in realtà, una delle sue forze come bene rifugio. Nei periodi di incertezza, quando le borse traballano, gli investitori corrono a comprare oro, facendone salire la domanda e quindi il prezzo. Questo spiega perché il valore del tuo oro usato può cambiare così tanto, anche in poco tempo.
Uno sguardo alla storia: le montagne russe del prezzo dell’oro
Per rendersi conto di queste dinamiche, basta guardare al passato. Il prezzo dell’oro non è mai cresciuto in linea retta; al contrario, ha sempre reagito con forza ai grandi eventi della storia. Negli ultimi 125 anni, le sue variazioni sono state un riflesso fedele delle crisi e delle riprese economiche. Pensa che negli anni ’70, tra inflazione galoppante e tensioni internazionali, il prezzo schizzò da circa 35 dollari a oltre 800 dollari per oncia.
Un altro balzo memorabile c’è stato nel 2011, quando ha quasi toccato i 1.900 dollari per oncia, sulla scia della grande crisi finanziaria del 2008. E più di recente abbiamo visto nuovi record, con l’oro che ha superato i 3.500-3.790 dollari per oncia. Per noi in Italia, questo si è tradotto in un prezzo che ha sfondato il tetto dei 103 euro al grammo, grazie anche all’impatto del cambio euro-dollaro. Se vuoi approfondire, puoi dare un’occhiata alla storia del prezzo dell’oro negli ultimi 125 anni su sterlinaoro.it.
Avere questa consapevolezza storica ti aiuta a mettere in prospettiva il valore di oggi e a capire che il momento giusto per vendere può davvero fare la differenza.
Trasformare i carati nel valore effettivo del tuo oro
Quando tieni tra le mani un anello, una collana o un bracciale, è fondamentale capire una cosa: quasi mai si tratta di oro puro al 100%. L’oro purissimo, quello a 24 carati (24k), è un metallo incredibilmente morbido, troppo delicato per resistere ai piccoli urti e all’usura della vita di tutti i giorni.
Per renderlo più robusto, gli orafi lo “legano” sapientemente con altri metalli come rame, argento o palladio. Questa “ricetta” non solo lo rinforza, ma ne definisce anche il colore e la durata. È proprio qui che entrano in gioco i carati, l’unità di misura che ci dice quante parti di oro puro ci sono su un totale di 24. Capire questo passaggio è il ponte che collega la quotazione di borsa al valore reale del tuo oggetto.
Dal titolo alla percentuale: il calcolo della purezza
La gioielleria italiana, famosa in tutto il mondo per la sua maestria, predilige l’oro a 18 carati. Non è un caso: questa lega rappresenta il perfetto equilibrio tra la lucentezza abbagliante dell’oro e la resistenza necessaria per un gioiello da indossare ogni giorno. Un oggetto a 18k, quindi, contiene 18 parti di oro puro e 6 parti di altri metalli.
Ma come si traduce in un valore concreto? Con un calcolo semplicissimo. Se 24 carati sono il 100% di purezza, allora 18 carati equivalgono al 75% di oro puro (basta fare 18 diviso 24). In pratica, su 10 grammi di un bracciale a 18k, ben 7,5 grammi sono oro.
Tutto parte dalla quotazione ufficiale del Fixing di Londra, un punto di riferimento globale. Questo valore, espresso in dollari per oncia, viene poi convertito in euro e rapportato al grammo per ottenere la base di calcolo applicata qui in Italia.
Questa immagine mostra visivamente il percorso che compie il valore dell’oro, dal mercato internazionale fino alla valutazione specifica nel nostro negozio.
Comprendere la caratura del tuo oro non è un mero dettaglio tecnico, è lo strumento che ti dà potere contrattuale. Sapere che il tuo anello 18k è composto per il 75% da oro puro ti mette in una posizione di forza, permettendoti di valutare con cognizione di causa qualsiasi offerta e di dialogare alla pari con l’operatore.
La formula per calcolare il valore teorico
Adesso che sai qual è la percentuale di oro nel tuo gioiello, puoi calcolarne il valore teorico. La formula è diretta e ti permette di avere una stima precisa ancora prima di considerare lo spread, ovvero il margine applicato dal compratore.
Il calcolo più immediato è questo:
Quotazione oro puro 24k al grammo × Percentuale di purezza = Valore teorico al grammo
Vediamo insieme qualche esempio pratico per calcolare il prezzo oro usato al grammo per le carature più diffuse. Ipotizziamo, per semplicità, una quotazione dell’oro puro (24k) di 65 € al grammo.
Per aiutarti a visualizzare meglio la relazione tra carati e valore, abbiamo preparato una tabella riassuntiva.
Tabella di conversione tra carati e purezza
Una guida rapida per calcolare la percentuale di oro puro e il valore teorico per le carature più comuni.
| Carati (k) | Purezza (millesimi) | Percentuale di oro puro | Esempio di calcolo del valore teorico |
|---|---|---|---|
| 18k | 750/1000 | 75% | 65 € × 0,75 = 48,75 €/g |
| 14k | 585/1000 | 58,5% | 65 € × 0,585 = 38,02 €/g |
| 9k | 375/1000 | 37,5% | 65 € × 0,375 = 24,37 €/g |
Come vedi, la differenza di valore è notevole. Il 18 carati è lo standard della gioielleria italiana di qualità, mentre il 14k è più comune in gioielli di provenienza estera e il 9k è spesso usato per creazioni più economiche, dove la quantità di oro è decisamente inferiore.
Questi calcoli ti danno il valore “grezzo” del metallo contenuto nei tuoi oggetti. Da questa cifra, l’operatore detrarrà il suo margine per coprire i costi operativi e generare un profitto. Avere questa stima sottomano, però, ti permette di capire subito se l’offerta che stai ricevendo è onesta e allineata con il mercato.
Cos’è lo spread, ovvero il margine del compro oro
Arrivati a questo punto, conosciamo il valore teorico dell’oro puro contenuto nei tuoi gioielli, basato sulla quotazione di borsa e sulla caratura. Manca un ultimo, fondamentale tassello per arrivare all’offerta finale: lo spread.
Se hai un po’ di familiarità con il mondo finanziario, avrai già sentito questa parola. Nel nostro campo, però, il concetto è molto più concreto. In poche parole, lo spread non è altro che la differenza tra il valore di mercato del tuo oro e il prezzo che ti viene offerto. Non è una tassa o un costo nascosto, ma semplicemente il margine di guadagno dell’operatore, del tutto legittimo.
Questa percentuale serve a coprire tutte le spese che un’attività professionale deve sostenere per trasformare i tuoi vecchi gioielli in oro puro, pronto a rientrare nel ciclo produttivo.
Cosa c’è dietro questo margine?
Il lavoro di un compro oro serio e strutturato va ben oltre il semplice acquisto e la rivendita. Ci sono costi operativi reali che lo spread deve necessariamente coprire per garantire un servizio sostenibile e professionale.
Pensa a tutte le voci di spesa:
- Gestione dell’attività: L’affitto e le utenze del negozio, gli stipendi del personale, i sistemi di sicurezza avanzati. Sono tutti costi fissi che qualsiasi impresa commerciale ha.
- Fusione e raffinazione: Una volta che abbiamo acquistato i tuoi preziosi, questi vengono inviati a fonderie specializzate. Lì vengono fusi, purificati e trasformati in lingotti. È un processo industriale che ha un costo.
- Rischio di mercato: La quotazione dell’oro cambia continuamente. Noi acquistiamo il tuo oro oggi a un prezzo certo, ma potremmo doverlo rivendere domani a un valore più basso a causa delle fluttuazioni del mercato. Lo spread agisce anche come una piccola “assicurazione” contro questa volatilità.
Un operatore trasparente non avrà mai alcun problema a spiegarti come applica il suo spread, perché è la base di un’equazione economica chiara e onesta.
Lo spread è un indicatore di affidabilità
Capire come funziona lo spread non ti serve solo per calcolare il prezzo dell’oro usato al grammo, ma anche per scegliere il professionista giusto. Uno spread equo e dichiarato è il primo segnale di onestà e di un rapporto di fiducia con il cliente.
Al contrario, fai molta attenzione a chi usa strategie poco chiare. Diffida sempre di chi ti propone offerte esageratamente alte rispetto alla quotazione ufficiale o di chi pubblicizza slogan come “zero commissioni” o “nessuno spread”. Quasi sempre, dietro queste promesse si nasconde un trucco.
Un’offerta troppo bella per essere vera nasconde quasi sempre una fregatura. Se il margine di guadagno non viene applicato in modo trasparente tramite uno spread, stai pur certo che verrà recuperato in altri modi: magari con una bilancia poco precisa o una valutazione frettolosa e al ribasso della caratura.
La trasparenza è tutto. Un professionista come Boutique del Gioiello non solo ti mostrerà la quotazione ufficiale in tempo reale, ma ti spiegherà con chiarezza la percentuale che applica. Questo ti dà il pieno controllo e ti permette di capire esattamente come si arriva alla cifra che ti viene proposta.
Mettiamo tutto insieme: il calcolo finale
Bene, è ora di unire i puntini. Riprendiamo l’esempio di prima, dove avevamo calcolato un valore teorico di 48,75 € al grammo per il tuo oro 18 carati (con una quotazione dell’oro puro ipotizzata a 65 €/g).
A questo valore, l’operatore applica il suo spread. Ipotizziamo che sia del 10%. Il calcolo è molto semplice:
- 48,75 € – (10% di 48,75 €) = 43,87 €
L’offerta netta che riceverai sarà quindi di 43,87 € al grammo. Se il tuo gioiello pesa 10 grammi, l’importo totale sarà di 438,70 €. Chiaro, semplice e verificabile.
Se vuoi ottenere il massimo dalla vendita del tuo oro, non basta guardare la quotazione del giorno. Serve un po’ di preparazione e, soprattutto, la scelta del partner giusto. Con pochi e semplici accorgimenti, puoi arrivare al momento della valutazione con più sicurezza e spuntare un’offerta migliore per il tuo prezzo oro usato al grammo.
Il primo passo, che molti sottovalutano, è preparare gli oggetti. Prima di venire in negozio, dedica qualche minuto a una pulizia superficiale dei gioielli con un panno morbido. Certo, non ne aumenterà il peso, ma li renderà più presentabili e aiuterà l’operatore a farsi una prima idea. Se riesci, prova anche a separare gli oggetti in base alla caratura (ad esempio, mettendo da una parte quelli con il timbro “750” e dall’altra gli altri).
Questo piccolo sforzo accelera parecchio la valutazione e dimostra subito che sei un venditore attento e informato.
Come funziona una valutazione professionale
Un operatore serio e trasparente, come noi di Boutique del Gioiello a Milano, segue un protocollo preciso, sempre davanti ai tuoi occhi. Non è un’occhiata frettolosa, ma un’analisi che unisce tecnologia e competenza per darti una stima accurata e indiscutibile.
Di solito, il processo si svolge così:
- Analisi non invasiva: Il primo controllo lo facciamo con strumenti moderni come lo spettrometro a raggi X. Questo ci permette di capire la composizione esatta della lega e la caratura senza rovinare minimamente il gioiello.
- Test di conferma: Per essere sicuri al 100%, a volte usiamo i classici acidi di paragone. Si tratta di prelevare una traccia minuscola di metallo in un punto nascosto per una verifica ulteriore.
- Pesatura certificata: I tuoi oggetti vengono pesati su bilance di precisione omologate, sempre a vista. Così hai la certezza che ogni singolo grammo venga conteggiato correttamente.
I documenti che servono
Vendere oro usato è un’operazione regolata da norme antiriciclaggio molto severe. Per questo, ogni transazione deve essere registrata. Quando vieni da noi, ricorda di portare un documento d’identità valido e il tuo codice fiscale.
Un negozio onesto te li chiederà sempre. Se qualcuno si offre di comprare oro “in nero”, non solo sta commettendo un’illegalità, ma ti sta esponendo a rischi inutili. È un campanello d’allarme che indica scarsa professionalità.
La certificazione è la tua migliore garanzia. Affidarsi a operatori professionali iscritti all’OAM (Organismo Agenti e Mediatori) e registrati presso la Banca d’Italia non è un dettaglio, ma la certezza di una valutazione trasparente, equa e sicura.
Questa iscrizione obbligatoria garantisce che il negozio rispetta standard etici e legali, basando le offerte su quotazioni reali e procedure corrette. La storia del mercato, del resto, parla chiaro. Negli ultimi 20 anni, il prezzo dell’oro è cresciuto in modo esponenziale: nel 2003 un’oncia valeva circa 350 dollari, mentre nel 2023 ha superato i 1.800 dollari, con un aumento del 414%. Per approfondire queste dinamiche, puoi scoprire di più sull’aumento del valore dell’oro nel tempo su gioiellosicuro.it.
Questa consapevolezza, unita alla scelta di un partner certificato, ti mette nella condizione ideale per vendere il tuo oro con fiducia e tranquillità. Per vedere come applichiamo questi principi ogni giorno, dai un’occhiata alla nostra pagina dedicata ai servizi di valutazione oro a Milano e scopri il nostro metodo di lavoro.
La valutazione trasparente di Boutique del Gioiello: il nostro metodo
Alla Boutique del Gioiello, una cosa l’abbiamo capita in oltre cinquant’anni di attività: la fiducia è il metallo più prezioso. Per questo, ogni valutazione che facciamo segue un percorso di assoluta chiarezza, pensato per darti il pieno controllo e la massima serenità. Il nostro obiettivo è semplice: garantirti la migliore valutazione possibile attraverso un servizio di cui puoi fidarti ciecamente.
Quando vieni da noi, a Milano, tutto si svolge davanti ai tuoi occhi. La prima cosa che facciamo è mostrarti la quotazione ufficiale dell’oro in tempo reale. In questo modo, partiamo esattamente dalla stessa base di calcolo, senza cifre nascoste o stime fumose, ma solo dati di mercato certi e verificabili.
Un metodo basato su precisione e onestà
Accompagniamo ogni cliente, passo dopo passo, spiegando ogni fase della valutazione. La trasparenza, per noi, non è una parola, ma una serie di gesti concreti e strumenti certificati.
- Pesatura a vista: I tuoi oggetti vengono messi su bilance di precisione omologate e certificate, sempre davanti a te. Ogni grammo ha il suo valore, e vogliamo che tu abbia la certezza assoluta del peso.
- Analisi della caratura: Usiamo strumenti professionali per stabilire con esattezza la purezza del tuo oro. Ti spieghiamo cosa sono i carati e perché questo dato è fondamentale per definire il valore finale del tuo oggetto.
- Calcolo condiviso: La formula che usiamo per la nostra offerta non è un segreto. Ti mostriamo il calcolo in ogni suo passaggio, applicando uno spread giusto e trasparente, che tiene conto dei costi operativi e delle normali fluttuazioni del mercato.
La nostra iscrizione all’albo degli Operatori Professionali in Oro (OAM) non è solo un obbligo di legge, ma è soprattutto la tua garanzia. È la prova che operiamo secondo standard etici e normativi rigorosissimi, sotto la vigilanza della Banca d’Italia.
È questo approccio che ci ha permesso di diventare un punto di riferimento sicuro per chi cerca il miglior prezzo oro usato al grammo a Milano.
Valutiamo più del semplice metallo
La nostra competenza va oltre il semplice peso. Sappiamo riconoscere il valore di un’ampia gamma di oggetti, anche quelli che potrebbero sembrare ormai inutili. Da noi puoi portare:
- Gioielli rotti o spaiati
- Orologi in oro
- Monete da investimento
- Oro dentale
L’andamento del mercato, poi, ha reso la vendita dell’oro usato un’opzione sempre più interessante. L’ultimo decennio ha visto una crescita notevole: i dati più recenti parlano di un aumento superiore al 180% negli ultimi 10 anni. Per intenderci, se dieci anni fa una quotazione si aggirava sui 31 euro al grammo, di recente ha toccato picchi che superano i 90-115 euro al grammo per l’oro puro. Per un’analisi più dettagliata, puoi approfondire l’andamento del prezzo dell’oro in Italia su mendittigioielli.it.
Il nostro impegno è offrirti un servizio affidabile e limpido, che trasformi i tuoi preziosi in un’opportunità concreta, con la sicurezza di una valutazione corretta e professionale.
Le risposte alle vostre domande più comuni
Vendere il proprio oro può sembrare un percorso pieno di incertezze e domande. È normale. Per questo abbiamo raccolto qui i dubbi più frequenti, offrendo risposte chiare e dirette, così che tu possa affrontare ogni passaggio con la massima tranquillità e consapevolezza.
L’idea è di sciogliere ogni nodo, dal perché le valutazioni cambiano fino ai documenti necessari, per darti gli strumenti pratici ed evitare sorprese.
La valutazione dell’oro usato è sempre la stessa?
No, non lo è affatto. Sebbene la quotazione ufficiale dell’oro puro (il cosiddetto “fixing”) sia un punto di riferimento globale uguale per tutti, il prezzo dell’oro usato al grammo che ti viene offerto può cambiare. La differenza sta nello spread, ovvero il margine che ogni singolo operatore applica.
Questo margine non è altro che la differenza tra il prezzo di borsa e quello che ti viene pagato, e copre i costi di gestione e le politiche commerciali di ogni negozio. È quindi del tutto normale trovare piccole differenze tra un’offerta e l’altra, anche nella stessa via. Il nostro consiglio? Confronta sempre le proposte di operatori professionali e trasparenti, è l’unico modo per essere sicuro di ricevere la valutazione più onesta.
È obbligatorio avere un documento per vendere l’oro?
Assolutamente sì, lo impone la legge. La normativa italiana antiriciclaggio è molto chiara e severa: ogni operatore professionale, per essere in regola, deve essere iscritto all’OAM (Organismo Agenti e Mediatori) e ha l’obbligo di identificare chiunque venda oro.
Per poter registrare la transazione come previsto dalla legge, dovrai sempre mostrare un documento d’identità valido e il tuo codice fiscale.
Attenzione: se un operatore si offre di comprare il tuo oro senza chiederti i documenti, non ti sta facendo un favore. Sta agendo al di fuori della legalità. Questo è un campanello d’allarme enorme sulla sua affidabilità e dovrebbe farti scappare a gambe levate.
La registrazione di ogni operazione è una garanzia di tracciabilità che tutela sia te che vendi, sia chi acquista.
E le pietre preziose? Vengono pagate?
Domanda cruciale. La risposta, in tutta onestà, dipende da chi hai di fronte. Molti compro oro generalisti si limitano a pesare il metallo e non danno alcun valore alle gemme, soprattutto se sono piccole o non di particolare pregio. Le smontano e le accantonano.
Un operatore come Boutique del Gioiello, che nasce come gioielleria da oltre 50 anni, ha un approccio completamente diverso. Noi abbiamo le competenze gemmologiche per analizzare e valutare separatamente anche i diamanti o le altre pietre importanti incastonate. Questo ci permette di offrirti una valutazione complessiva molto più alta, che tiene conto sia dell’oro che delle gemme.
Chiedi sempre, in modo esplicito, se le pietre verranno considerate nel prezzo finale. Per altre risposte, dai un’occhiata alla nostra sezione FAQ completa.
Per una valutazione trasparente, professionale e che valorizzi ogni singolo elemento dei tuoi preziosi, affidati all’esperienza di Boutique del Gioiello. Visita il nostro sito https://compro-oro.com o vieni a trovarci direttamente nel nostro negozio a Milano. Ti garantiamo la migliore offerta di mercato, senza sorprese.