Scopri quanto vale l’oro usato: guida ai prezzi, quotazioni e consigli

Molti pensano che il valore del proprio oro sia un mistero, ma in realtà è una scienza esatta, una formula precisa che non lascia spazio a interpretazioni. Dimenticatevi prezzi fissi esposti in vetrina: il valore reale dei vostri gioielli è il risultato di tre fattori chiave che lavorano insieme.

Capire il prezzo dell'oro usato: da dove si parte?

Immaginate di preparare una ricetta di alta cucina. La quotazione ufficiale dell'oro è il prezzo dell'ingrediente principale, la purezza (o caratura) ne definisce la qualità e il peso stabilisce la quantità che state usando. Mettere insieme questi tre elementi è il primo passo per trasformare un processo che sembra complicato in un'operazione trasparente e, soprattutto, vantaggiosa per voi.

Quando portate i vostri oggetti preziosi da un professionista serio, non ricevete una stima campata in aria. Ogni valutazione segue un percorso logico e verificabile, che si basa su dati di mercato oggettivi e imparziali. Il nostro obiettivo è proprio darvi gli strumenti per capire questo percorso, così che possiate farvi un'idea concreta e realistica di quanto valgono i vostri beni.

I 3 pilastri della valutazione dell'oro

Per sapere davvero quanto vale l'oro usato, è fondamentale conoscere i tre pilastri su cui si regge ogni valutazione corretta. Analizziamoli uno per uno.

  • Quotazione dell'oro puro (il "fixing"): Questo è il punto di partenza. È il valore di riferimento globale, espresso in euro al grammo, che viene stabilito due volte al giorno sui mercati internazionali. È il prezzo base su cui si costruisce tutto il resto.
  • Titolo o caratura: In parole semplici, è la percentuale di oro puro presente nel vostro gioiello. L'oro 18 carati, il più comune in Italia, contiene il 75% di oro puro, e lo riconoscete dal timbro "750" inciso sull'oggetto.
  • Peso effettivo: Qui non si scherza. Il peso viene misurato con bilance certificate e di altissima precisione, perché ogni decimo di grammo fa la differenza sul valore finale.

In sostanza, la valutazione del vostro oro usato è un calcolo matematico, non un'opinione. Si tratta di determinare la quantità esatta di oro puro contenuta nei vostri gioielli e applicare il prezzo di mercato di quel preciso momento.

Avere questa consapevolezza vi mette in una posizione di forza. Non solo vi protegge da offerte poco chiare, ma vi dà la sicurezza di chi sa esattamente cosa ha tra le mani. Affrontare la vendita con questa preparazione significa ottenere il giusto corrispettivo per i vostri beni, senza lasciare spazio a dubbi o brutte sorprese.

I tre pilastri del valore dell'oro: quotazione, carati e peso

Per capire davvero quanto vale l'oro usato, bisogna prima di tutto scomporre il concetto di "valore" nei suoi tre elementi fondamentali. Immaginateli come le gambe di un tavolo: se ne manca una, o se non è solida, l'intera valutazione diventa instabile e poco chiara. Conoscere questi tre pilastri ti darà il pieno controllo, permettendoti di seguire ogni passaggio del calcolo senza sorprese.

I tre elementi chiave sono la quotazione internazionale dell'oro puro, la purezza (cioè i carati) del tuo gioiello e, infine, il suo peso esatto. Ognuno di questi fattori ha un ruolo preciso e insostituibile nella formula finale. Solo combinandoli nel modo giusto si arriva al valore reale del metallo prezioso che hai tra le mani.

L'immagine qui sotto aiuta a visualizzare come questi tre concetti lavorano insieme: la quotazione è il punto di partenza, la purezza funge da fattore di conversione e il peso è il moltiplicatore che definisce il valore finale.

Diagramma esplicativo del valore dell'oro, influenzato dalla quotazione, determinato dalla purezza e quantificato dal peso.

Questo flusso logico mostra come il valore di mercato globale viene via via "personalizzato" fino a corrispondere esattamente al tuo specifico oggetto in oro.

Il primo pilastro: la quotazione dell'oro puro

Tutto parte da qui, dalla quotazione ufficiale dell'oro, conosciuta nel settore come fixing. Non si tratta di un prezzo deciso a piacimento dal singolo negoziante, ma di un valore di mercato globale, stabilito due volte al giorno a Londra, il cuore del commercio mondiale dei metalli preziosi.

Questo prezzo si riferisce sempre e solo all'oro puro 24 carati (24K), cioè oro al suo stato più nobile (999,9 millesimi), ed è espresso in dollari per oncia troy. Per noi in Italia, questo valore viene poi convertito in euro al grammo, diventando il punto di riferimento per ogni transazione.

La quotazione è un dato pubblico e cambia in continuazione, proprio come un titolo in borsa. È influenzata da fattori economici globali come l'inflazione, la stabilità politica o la forza del dollaro. Potremmo definirla il termometro che misura la "febbre" del mercato dell'oro.

Per una valutazione onesta e trasparente, è fondamentale che l'operatore utilizzi la quotazione aggiornata in tempo reale. Se vuoi approfondire, puoi consultare la nostra guida completa sulla quotazione dell'oro.

Il secondo pilastro: la purezza, ovvero i carati

È molto raro che un gioiello sia realizzato in oro puro 24K. Il motivo è semplice: l'oro puro è un metallo estremamente morbido e si rovinerebbe con l'uso quotidiano. Per renderlo più resistente e durevole, viene "legato" con altri metalli come rame, argento o palladio, creando così una lega metallica.

La purezza, che si esprime in carati (K) o in millesimi (‰), ci dice proprio qual è la percentuale di oro puro presente in quella lega. È un fattore decisivo, perché il valore del tuo oggetto non dipende dal suo peso totale, ma dalla quantità di oro effettivo che contiene.

Per orientarsi meglio, è utile avere sottomano questa tabella di conversione che mostra la corrispondenza tra le diverse titolature.

Tabella di conversione carati e millesimi

Carati (K) Titolo (Millesimi ‰) Percentuale di Oro Puro (%) Uso Comune
24K 999‰ 99,9% Lingotti e monete da investimento
22K 916‰ 91,6% Sterline d'oro, Krugerrand
18K 750‰ 75,0% Standard della gioielleria italiana
14K 585‰ 58,5% Gioielleria (comune all'estero)
9K 375‰ 37,5% Gioielleria di fascia economica

Come fai a sapere di che oro è fatto il tuo gioiello? Di solito il titolo è inciso direttamente sull'oggetto tramite un piccolo timbro, il punzone. Un occhio esperto sa dove cercarlo e come verificarne l'autenticità.

Il terzo pilastro: il peso esatto

Una volta che conosciamo la purezza, l'ultimo pezzo del puzzle è il peso. Questo passaggio deve essere fatto con la massima precisione, usando esclusivamente bilance omologate e certificate che siano in grado di rilevare anche le più piccole frazioni di grammo.

Chiaramente, il peso che viene misurato è quello dell'intera lega. Il calcolo finale, quindi, combinerà questo dato con la percentuale di purezza per stabilire la quantità esatta di oro puro che stai vendendo. Per fare un esempio concreto: 10 grammi di un anello in oro 18K contengono esattamente 7,5 grammi di oro puro. È su questa quantità che verrà applicata la quotazione di mercato.

La formula pratica per calcolare il valore del tuo oro

Ora che abbiamo messo a fuoco i tre pilastri della valutazione, è il momento di unirli. Capire quanto vale il proprio oro usato non è un esercizio astratto, ma un calcolo matematico preciso che chiunque può imparare a fare. Avere questa competenza ti permette di arrivare preparato al momento della vendita, già con un'idea abbastanza chiara del potenziale realizzo.

Qui vogliamo trasformare la teoria in uno strumento pratico. Ti guiderò passo dopo passo attraverso una formula semplicissima, usando un esempio concreto per rendere tutto cristallino. Così, sarai in grado di calcolare in autonomia il valore del metallo puro contenuto nei tuoi gioielli.

Mettiamo il caso di voler vendere un classico anello di fidanzamento in oro 18 carati, senza pietre, che la tua bilancia da cucina pesa 10 grammi.

Schermata con calcolo del valore dell'oro usato: 70 centesimi al grammo più anello d'oro uguale 525 euro.

Seguendo l'esempio qui sotto, vedrai come da pochi e semplici dati si arrivi a una cifra concreta, demistificando l'intero processo.

I dati di partenza per il nostro esempio

Per avviare il calcolo, ci servono tre informazioni fondamentali, le stesse che abbiamo già analizzato.

  1. Quotazione dell'oro puro (24K): Ipotizziamo che oggi il mercato valuti l'oro puro 70 € al grammo. Questo è il nostro punto di riferimento, il valore di "listino".
  2. Purezza dell'oggetto: Il nostro anello è in oro 18 carati, che come sappiamo corrisponde a un titolo di 750 millesimi (750‰). Significa che è composto al 75% da oro puro.
  3. Peso dell'oggetto: L'anello pesa esattamente 10 grammi.

Con questi tre numeri in mano, abbiamo tutto quello che serve.

Passaggio 1: Calcolare il valore al grammo dell'oro 18K

Il primo errore da evitare è moltiplicare il peso dell'anello direttamente per la quotazione dell'oro puro. Ricorda: i 70 €/g si riferiscono all'oro 24K, mentre il nostro anello è 18K. Dobbiamo quindi "adeguare" la quotazione alla purezza specifica del nostro oggetto.

La formula è davvero intuitiva:

Valore al grammo dell'oro 18K = Quotazione oro puro (24K) × Purezza (in decimali)

Nel nostro caso, la purezza di 750‰ si traduce nel numero decimale 0,750.

Quindi: 70 €/g × 0,750 = 52,50 €/g

Questo risultato, 52,50 €, rappresenta il valore teorico di un singolo grammo di oro 18 carati in questo specifico giorno di mercato. È il prezzo corretto da usare come base per il nostro calcolo.

Passaggio 2: Calcolare il valore lordo totale dell'anello

Ora che abbiamo il valore al grammo giusto per la nostra lega, il passo successivo è un gioco da ragazzi: basta moltiplicarlo per il peso totale del gioiello.

La formula è:

Valore lordo = Valore al grammo dell'oro 18K × Peso dell'oggetto

Applicando i nostri dati: 52,50 €/g × 10 g = 525 €

Il risultato, 525 €, è il valore lordo teorico del nostro anello. Attenzione, questo è il valore del metallo prezioso contenuto nell'oggetto, basato puramente sulla quotazione di borsa.

È fondamentale capire che questo valore lordo non è ancora l'offerta finale che riceverai. Da questa cifra, l'operatore deve ancora detrarre i costi operativi e di fusione, inclusi in quello che viene chiamato "spread".

Passaggio 3: Comprendere lo spread e il valore netto

Nessun compro oro può acquistare al prezzo di borsa, perché deve sostenere costi reali: la gestione, l'analisi, la sicurezza e, soprattutto, il processo di raffinazione per riportare l'oro usato alla sua purezza originaria di 999,9‰.

Lo spread è proprio quella piccola percentuale che l'operatore applica al valore lordo per coprire queste spese e generare il proprio margine. Questo margine non è arbitrario, ma riflette l'efficienza e la trasparenza di chi hai di fronte.

Un professionista serio e affidabile, come Boutique del Gioiello, lavora con spread contenuti e sempre dichiarati in modo trasparente. L'offerta finale, cioè il valore netto che ti verrà pagato, sarà quindi leggermente inferiore ai 525 € del nostro esempio, ma rappresenterà il massimo valore di mercato possibile per il tuo oro usato.

Quando i gioielli valgono più del loro peso in oro

Finora abbiamo parlato del valore dell'oro basandoci sulla sua materia prima, quello che in gergo tecnico si chiama valore di fusione. In parole povere, è il prezzo che si ottiene moltiplicando i grammi di oro puro nel tuo oggetto per la quotazione del giorno. Ma fermarsi qui sarebbe un errore. Significherebbe ignorare un intero mondo di valore aggiunto che può far lievitare, e di molto, il prezzo finale.

La chiave per non svendere i propri preziosi è tutta qui: capire la differenza tra valore di fusione e valore di mercato. Il primo vede il tuo anello o la tua collana come un semplice pezzo di metallo da sciogliere; il secondo, invece, lo riconosce per quello che è: un oggetto con una sua storia, un design, una firma e un potenziale commerciale.

Ci sono gioielli che semplicemente non possono essere valutati a peso. Un pezzo firmato da un grande brand, un oggetto di alta manifattura, un design iconico… questi elementi possono trasformare un semplice gioiello in un pezzo da collezione, con un valore di mercato di gran lunga superiore a quello del metallo che lo compone.

Una bilancia dorata simboleggia il valore di fusione, mentre una collana d'oro rappresenta le valute di mercato.

Il potere del brand e della firma

Pensa a nomi come Cartier, Bulgari, Tiffany & Co. o Van Cleef & Arpels. Un gioiello che porta una di queste firme non è più soltanto oro e pietre preziose: è un pezzo di storia del lusso. Il marchio aggiunge un valore intrinseco, il cosiddetto "valore di brand", che è riconosciuto e desiderato in tutto il mondo.

Quando ci troviamo di fronte a un gioiello di marca, il nostro lavoro non si ferma alla bilancia. Analizziamo l'autenticità, lo stato di conservazione, la presenza della scatola e dei documenti originali. Questi dettagli possono letteralmente moltiplicare il valore, trasformando quello che sembrava "oro usato" in un ricercato pezzo da collezione.

Un operatore esperto sa riconoscere il potenziale di questi oggetti e, soprattutto, ha i canali giusti per ricollocarli sul mercato secondario del lusso. Questo garantisce a chi vende una quotazione che va ben oltre il freddo calcolo matematico del peso.

Per capirci, un anello "Trinity" di Cartier non verrà mai valutato al grammo. Il suo valore sta tutto nel design intramontabile, nella storia del marchio e nella sua costante richiesta sul mercato. Sono questi i fattori che ne determinano un prezzo specifico, sempre superiore a quello del metallo.

La manifattura e il design che fanno la differenza

Oltre alla firma, è la complessità della manifattura a giocare un ruolo da protagonista. Un gioiello fatto a mano da un maestro orafo, magari con tecniche complesse come l'incastonatura a pavé, la filigrana o l'incisione a bulino, possiede un valore artistico che non si può pesare.

Questi dettagli sono il frutto di ore di lavoro specializzato e di un'abilità che va riconosciuta e premiata. Un pezzo di alta gioielleria artigianale è, a tutti gli effetti, un'opera d'arte in miniatura. La sua valutazione deve quindi considerare non solo i materiali, ma anche il genio creativo e la perizia tecnica che l'hanno generato.

Ci sono tre fattori principali che possono far decollare il valore di un gioiello, indipendentemente dal suo peso:

  • Valore Artistico: Riguarda pezzi unici o edizioni limitate il cui design è una vera e propria espressione d'arte.
  • Valore Storico: Si applica a gioielli d'epoca, appartenenti a un determinato periodo (come l'Art Déco o l'epoca Vittoriana), spesso rari e molto ricercati dai collezionisti.
  • Valore Commerciale: È la possibilità concreta di rivendere il gioiello così com'è, senza fonderlo, a un nuovo cliente che ne apprezzi lo stile e la fattura.

Le pietre preziose: un valore a parte

E poi, ovviamente, ci sono loro: le pietre preziose. Quando un gioiello monta diamanti, smeraldi, rubini o zaffiri, queste gemme vanno analizzate e valutate separatamente. Il loro valore non ha nulla a che fare con quello dell'oro.

Un gemmologo qualificato, come quelli che trovi da noi in Boutique del Gioiello, esamina ogni singola pietra per definirne le caratteristiche chiave: le famose "4C" per i diamanti (Carat, Cut, Color, Clarity) e altri parametri specifici per le gemme di colore. Se poi è presente un certificato gemmologico (IGI, GIA, HRD), il valore può aumentare in modo davvero significativo.

Ignorare le pietre è un errore madornale, che potrebbe costarti una fetta importante del guadagno. Un professionista serio, quando necessario, smonta le pietre più importanti per pesarle e analizzarle con la massima precisione. Solo così si può garantire che ogni singolo elemento di valore venga quantificato e pagato il giusto.

Come ottenere la massima valutazione professionale a Milano

Sapere le cose è il primo passo per capire quanto vale il tuo oro usato, ma per trasformare questa conoscenza in un guadagno vero e proprio, ti serve un partner di cui ti puoi fidare. Vendere i propri gioielli non è una semplice transazione economica; è un gesto che si basa sulla fiducia. Ecco perché a Milano, rivolgersi a un operatore professionale autorizzato non è solo una precauzione, ma la chiave per ottenere la miglior valutazione possibile, in totale sicurezza.

Scegliere il professionista giusto significa affidarsi a chi lavora alla luce del sole, seguendo regole severe nate proprio per proteggere te. Un operatore qualificato non si ferma a pesare l'oro: sa riconoscere e dare il giusto valore a ogni singolo dettaglio dei tuoi preziosi.

L'importanza delle autorizzazioni ufficiali

Il mercato dell'oro è un settore molto serio, regolamentato per garantire trasparenza e legalità. Un operatore affidabile deve avere delle credenziali precise che ne dimostrino la professionalità. Non sono semplici pezzi di carta, ma vere e proprie garanzie per chi vende.

Noi di Boutique del Gioiello operiamo con la massima chiarezza e siamo orgogliosi di avere tutte le certificazioni che la legge italiana richiede.

  • Iscrizione all'Albo degli Operatori Professionali in Oro della Banca d'Italia: Questa è la certificazione più importante di tutte. È riservata solo a chi rispetta requisiti rigidissimi di onorabilità e solidità economica e ti assicura che l'operatore segue le normative più severe del settore.
  • Registrazione all'OAM (Organismo Agenti e Mediatori): È obbligatoria per ogni "compro oro" e garantisce che l'attività sia controllata e in regola con le leggi anti-riciclaggio.
  • Licenza della Questura di Milano: Autorizza a tutti gli effetti il commercio di oggetti preziosi, confermando che ogni operazione è legittima e sicura.

Queste credenziali sono la tua prima difesa contro valutazioni poco chiare o pratiche scorrette. Un professionista certificato ha il dovere di essere trasparente, fornendoti sempre una stima chiara e documentata.

La trasparenza del processo di valutazione

Una valutazione professionale non si fa mai a porte chiuse. Il processo deve essere limpido e svolgersi completamente davanti ai tuoi occhi. Devi poter vedere ogni singolo passaggio, dalla verifica del marchio inciso (il "punzone") fino alla pesata su bilance certificate e controllate periodicamente.

Un professionista serio ti spiega passo dopo passo cosa sta facendo. Ti mostra la quotazione dell'oro aggiornata in tempo reale e ti illustra come quel valore si applica alla purezza e al peso dei tuoi oggetti. La fiducia, dopotutto, si costruisce sulla chiarezza.

Inoltre, il mercato dell'oro ha avuto una crescita pazzesca. Per darti un'idea, in Italia l'oro usato è passato da circa 30 euro al grammo nel 2014 a picchi che hanno superato i 100 euro al grammo nel 2025. Un aumento straordinario che rende ancora più cruciale affidarsi a chi applica correttamente le quotazioni del momento. Questo andamento positivo ha portato le transazioni annuali a superare le 50 tonnellate nel 2024, per un valore di circa 4 miliardi di euro, come confermano le statistiche del settore. Puoi approfondire l'andamento del prezzo dell'oro negli ultimi anni su sterlinaoro.it.

Il ruolo del gemmologo qualificato IGI

Molti gioielli non sono solo oro. Possono contenere diamanti, zaffiri, smeraldi o altre pietre preziose che hanno un valore tutto loro, completamente separato da quello del metallo. È qui che entra in gioco una figura fondamentale: il gemmologo.

Un operatore generico potrebbe non avere le competenze per analizzare le gemme nel modo giusto, rischiando di sottovalutarle o, ancora peggio, di non considerarle affatto. Questo per te si traduce in una perdita economica netta.

Da Boutique del Gioiello, la presenza di un gemmologo qualificato e diplomato presso l'IGI (Istituto Gemmologico Internazionale) fa tutta la differenza. La sua perizia garantisce che:

  1. Ogni pietra viene analizzata separatamente: L'analisi considera le famose "4C" (Carat, Cut, Color, Clarity) per i diamanti e le caratteristiche specifiche delle altre gemme.
  2. Viene fornita una valutazione distinta e in più: Il valore delle pietre si somma a quello dell'oro, massimizzando il tuo guadagno finale.
  3. Si riconosce il valore dei certificati: Se hai già un certificato gemmologico (come GIA o HRD), questo viene considerato un elemento che aumenta ancora di più il valore della pietra.

Scegliere un centro che offre anche una perizia gemmologica significa avere la certezza che nulla venga lasciato al caso.

Perché scegliere Boutique del Gioiello a Milano

La scelta del partner a cui affidare i tuoi preziosi è tutto. Scegliere un operatore qualificato a Milano come Boutique del Gioiello significa preferire un servizio che unisce competenza, trasparenza e la massima valorizzazione possibile. La nostra reputazione, che costruiamo dal 1999, si fonda sulla fiducia dei nostri clienti e su un approccio che va ben oltre il semplice peso dell'oro. Se cerchi una valutazione seria e professionale, puoi trovare più informazioni sul nostro servizio di compro oro a Milano.

Affidarsi a un professionista certificato, con un gemmologo in sede e un processo di valutazione trasparente, è l'unico modo per trasformare i tuoi gioielli in liquidità nel modo più giusto, sicuro e vantaggioso per te.

Le domande più frequenti sulla valutazione dell'oro usato

A questo punto, dovresti avere le idee abbastanza chiare su come si determina il valore dell'oro usato e su cosa aspettarti da una valutazione fatta a regola d'arte. È del tutto normale, però, avere ancora qualche dubbio pratico prima di fare il grande passo.

In questa sezione finale, ho raccolto le domande che i nostri clienti ci pongono più spesso, quelle che riguardano aspetti concreti come costi, tasse e particolarità di alcuni gioielli. L'obiettivo è semplice: darti tutte le risposte che cerchi, così da arrivare al momento della vendita con la massima serenità e consapevolezza.

La valutazione dell'oro ha un costo?

Assolutamente no. Anzi, deve essere il contrario. Qualsiasi operatore professionale serio, con tutte le autorizzazioni in regola, ti offrirà una valutazione dei tuoi oggetti preziosi sempre gratuita e senza alcun tipo di impegno.

Questo significa che puoi portare i tuoi gioielli, farli analizzare da un esperto e ricevere un'offerta precisa, senza sentirti obbligato a vendere. Fa parte del servizio e della trasparenza che un professionista deve al cliente. È un tuo pieno diritto conoscere il valore di ciò che possiedi e decidere in tutta calma.

Un consiglio spassionato: se qualcuno ti chiede dei soldi anche solo per una stima, gira i tacchi e vattene. Un vero professionista investe per costruire un rapporto di fiducia, e questo inizia proprio da una consulenza onesta e gratuita.

Devo pagare le tasse quando vendo l'oro usato?

Questa è una delle domande più importanti, e per fortuna la risposta è netta: un privato cittadino che vende il proprio oro usato (anelli, collane, bracciali e via dicendo) non deve pagare alcuna tassa.

La legge italiana, infatti, non considera questa operazione un'attività speculativa o un guadagno finanziario. È vista semplicemente come la "monetizzazione di un bene personale", un po' come quando vendi un'auto o un mobile di seconda mano. L'importo che incassi è netto e non va inserito nella dichiarazione dei redditi.

Il discorso cambia solo se si parla di oro da investimento, come lingotti e monete. Ma per i classici gioielli di famiglia, puoi stare tranquillo: nessuna imposta. Se hai altre curiosità, trovi diverse risposte nelle nostre FAQ sulla valutazione dell'oro.

Il colore dell'oro (giallo, bianco o rosa) ne cambia il valore?

Ecco un altro dubbio molto comune. In tanti sono convinti che l'oro giallo valga di più di quello bianco o rosa, ma in realtà non è così. Il colore di un gioiello non ha nessuna, e sottolineo nessuna, influenza sul suo valore finale.

L'unica cosa che conta davvero è la quantità di oro puro contenuta nella lega, cioè il suo titolo (per esempio, i classici 18 carati o 750‰).

  • Oro giallo: È la lega più tradizionale, un mix di oro puro, argento e rame.
  • Oro bianco: Si ottiene legando l'oro puro con metalli "bianchi", come il palladio o il nichel.
  • Oro rosa: La sua tipica sfumatura calda deriva da una percentuale più alta di rame.

Non importa quale metallo sia stato aggiunto per ottenere una certa colorazione. Se un anello ha il punzone "750", vuol dire che contiene sempre e comunque il 75% di oro puro. Ed è solo questa percentuale a determinarne il prezzo.

E se un gioiello non ha il punzone ufficiale?

Può capitare, specialmente con gioielli molto vecchi o di fattura artigianale, di non trovare il classico timbro che ne indica il titolo (es. "750"). Questo non significa affatto che non valga nulla o che non si possa vendere. Semplicemente, richiede un'analisi un po' più approfondita.

In questi casi, un perito qualificato usa strumenti specifici per capire con precisione la purezza del metallo. Di solito si fa un test con degli acidi reagenti appositi, oppure, per una misurazione infallibile, si usa uno spettrometro a raggi X. Sono test che non rovinano minimamente l'oggetto e ci dicono esattamente la sua caratura.

Quindi, anche senza punzone, il tuo oro verrà valutato in modo corretto e trasparente, sulla base della sua reale composizione.

Negli ultimi anni, il mercato ha reso questi oggetti ancora più preziosi. Pensa che negli ultimi 20 anni, il valore dell'oro usato in Italia è letteralmente esploso, con un aumento del 414%: siamo passati da circa 12-15 € al grammo del 2003 a picchi che sfiorano i 100 € al grammo nel 2025. Una crescita incredibile, spinta anche da crisi come quella del debito sovrano degli anni 2010, che ha trasformato i vecchi gioielli dimenticati in un cassetto in un piccolo tesoro.


Se cerchi una valutazione gratuita, professionale e senza impegno per i tuoi preziosi a Milano, affidati all'esperienza e alla trasparenza di Boutique del Gioiello. Ti garantiamo la massima quotazione di mercato per il tuo oro, argento, diamanti e gioielli firmati.

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