Quando parliamo di oro puro, ci riferiamo all'oro 24 carati (24k). È la forma più pura di questo metallo, con una percentuale che sfiora il 99,9%. Proprio questa sua natura, però, lo rende troppo tenero per essere lavorato in gioielleria. Il suo destino è un altro: il mercato degli investimenti, dove prende la forma di lingotti e monete.
Carati e purezza: facciamo un po' di chiarezza
Pensiamo a una ricetta, divisa in 24 parti uguali. In questa semplice analogia, l'oro 24 carati è come una torta fatta di 24 parti di oro su 24, senza altri ingredienti. È l'oro nella sua essenza più profonda: brillante, di un giallo intenso, ma incredibilmente malleabile.
Proprio come una torta fatta solo di zucchero sarebbe troppo dolce e si sbriciolerebbe, un gioiello in oro 24k si piegherebbe e graffierebbe al minimo urto. Per questo, i maestri orafi hanno bisogno di una "ricetta" più robusta per creare oggetti che possano accompagnarci per tutta la vita.
Perché servono le leghe metalliche?
Per dare all'oro la resistenza e la durezza necessarie, lo si mescola con altri metalli, creando quella che tecnicamente si chiama lega metallica. I "compagni di viaggio" più comuni sono:
- Argento: Aumenta la robustezza e tende a schiarire il colore giallo.
- Rame: Conferisce una notevole durezza e una sfumatura rossastra, dando vita al famoso oro rosa.
- Palladio o Nichel: Sono gli ingredienti segreti per creare l'oro bianco.
Questo mix non è un modo per "tagliare" il valore del gioiello, anzi. Ne migliora le caratteristiche fisiche, rendendolo indossabile. Un anello da 18 carati, per esempio, è composto da 18 parti d'oro e 6 di altri metalli. Resta un oggetto di grande pregio, ma abbastanza forte da poter essere portato ogni giorno senza timori.
Dai carati ai millesimi, il linguaggio dei professionisti
Oltre al sistema dei carati, che è il più conosciuto, ne esiste un altro ancora più preciso: il titolo in millesimi. Qui, la purezza viene espressa su una scala di mille, dove 1000/1000 è l'oro allo stato puro.
L'oro 24 carati equivale a 999,9 millesimi, il massimo della purezza che si possa trovare sul mercato. In Italia, per legge, l'oro da investimento deve avere un titolo minimo di 995/1000. Per chi volesse approfondire gli standard internazionali, può trovare ottime informazioni su questo sito di approfondimento sui beni rifugio.
Capire questa doppia terminologia è fondamentale. I carati ci danno un'idea immediata, quasi colloquiale, del valore. I millesimi, invece, offrono una precisione tecnica che è indispensabile per le valutazioni professionali e per capire fino all'ultimo centesimo il valore reale di ciò che possediamo.
Decodificare i carati e il loro valore pratico
Capire cosa sono i carati non è un semplice esercizio tecnico, ma il primo, fondamentale passo per scoprire il valore reale di un gioiello. Ogni caratura, infatti, corrisponde a una precisa quantità di oro puro, e questa percentuale è ciò che ne determina in gran parte il valore economico.
Pensiamo ai carati come a un'etichetta che ci racconta la "ricetta" con cui è stato creato il nostro oggetto prezioso.
Per rendere il concetto ancora più immediato, basta dare un'occhiata a questo schema. Illustra in modo semplice la gerarchia della purezza dell'oro, partendo dal vertice, l'oro puro, fino ad arrivare alle leghe più comuni usate in gioielleria.

Come si vede bene, al diminuire dei carati, la proporzione di oro si riduce per far spazio ad altri metalli. Questi "ingredienti" aggiuntivi non sono lì per caso: servono a rendere il gioiello più resistente e adatto all'uso di tutti i giorni.
Tabella di conversione dei carati dell'oro
Per chi ama i dettagli e vuole avere un quadro completo, ecco una tabella che mette nero su bianco il rapporto tra le carature più diffuse, il loro titolo in millesimi e la percentuale esatta di oro. È uno strumento utilissimo per chiunque voglia farsi un'idea precisa del valore intrinseco dei propri preziosi.
| Carati (kt) | Titolo (millesimi) | Percentuale oro puro (%) | Utilizzo comune in Italia |
|---|---|---|---|
| 24 kt | 999 | 99,9% | Lingotti e monete da investimento |
| 18 kt | 750 | 75,0% | Alta gioielleria (lo standard italiano) |
| 14 kt | 585 | 58,5% | Gioielleria di importazione, più resistente |
| 9 kt | 375 | 37,5% | Gioielleria economica, molto robusta |
Come salta subito all'occhio, l'oro 18 carati (titolo 750) è il protagonista assoluto dell'alta gioielleria in Italia. Non è una scelta casuale: questa lega offre il compromesso perfetto tra la preziosità, garantita da un solido 75% di oro puro, e la robustezza necessaria per un gioiello destinato a essere indossato.
Perché la caratura influenza l'uso
La scelta dei carati, quindi, non è solo una questione di valore, ma anche di cultura e praticità. Se in Italia l'oro 18k è il re indiscusso per la sua lucentezza e preziosità, in altri paesi, come gli Stati Uniti o il Nord Europa, si predilige il 14 carati (titolo 585). Il motivo? La sua maggiore resistenza a graffi e urti lo rende perfetto per chi cerca un gioiello "da battaglia", da indossare senza troppe preoccupazioni.
È importante sapere che in Italia, per poter definire legalmente un oggetto "d'oro", questo deve contenere almeno il 37,5% di oro puro, ovvero 9 carati. Qualsiasi titolo inferiore non può essere commercializzato come tale.
Infine, troviamo l'oro a 9 carati (titolo 375). Grazie al suo alto contenuto di metalli meno nobili, è la lega più robusta e accessibile. Viene spesso impiegata per gioielli di moda o per creazioni che devono sopportare un'usura notevole.
Conoscere queste differenze è la chiave per valutare correttamente un gioiello, capendone non solo il valore economico, ma anche la sua storia e la sua funzione.
Come leggere i punzoni e identificare il tuo oro
Ogni gioiello in oro che possiedi ha una sorta di carta d’identità nascosta, un piccolo marchio inciso da qualche parte che ne racconta la storia e, soprattutto, ne certifica la purezza. Questo segno si chiama punzone ed è la primissima chiave per capire il valore di ciò che hai tra le mani, ancora prima di una valutazione da parte di un esperto.
Saperlo leggere ti trasforma da semplice proprietario a conoscitore. Il punzone, infatti, non è un dettaglio da poco: è la garanzia legale che attesta la quantità di oro puro presente nella lega. È quella prova concreta che distingue un oggetto di valore dalla bigiotteria.

La mappa del tesoro: i punzoni italiani
In Italia, la legge sulla punzonatura è molto chiara e fornisce due informazioni fondamentali, di solito racchiuse in una forma a losanga o poligonale.
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Il titolo in millesimi: Questo è il numero che ti dice quanto oro c'è. Per l'oro 18 carati, troverai inciso "750". Per il 14 carati, vedrai "585", mentre per il 9 carati ci sarà scritto "375". In pratica, ti sta dicendo la percentuale di oro puro.
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Il marchio dell'orafo: Subito accanto al titolo, noterai un codice con numeri e lettere (ad esempio, ☆ 1 AR). Questa è la sigla che identifica in modo univoco il laboratorio o l'azienda che ha prodotto il gioiello, assicurandone tracciabilità e autenticità.
Questi segni sono spesso minuscoli e messi in punti nascosti per non rovinare l'estetica.
Dove cercare? All'interno del gambo di un anello, vicino alla chiusura di una collana o di un bracciale, oppure sul perno degli orecchini. A volte serve una lente d'ingrandimento per vederli bene.
Cosa fare se il punzone è illeggibile o non c'è?
Con il tempo e l'usura, un punzone può sbiadirsi fino a diventare quasi invisibile. A volte, su gioielli molto vecchi o di produzione artigianale, potrebbe addirittura mancare del tutto. Questo non significa che l'oggetto non sia d'oro.
In questi casi, l'unica strada sicura è rivolgersi a un professionista. Un operatore qualificato non si ferma ai marchi, ma usa strumenti specifici come il test con gli acidi o lo spettrometro a raggi X per un'analisi precisa. Questi metodi determinano la caratura esatta senza rischiare di danneggiare il gioiello.
Se hai dubbi sui tuoi preziosi, puoi trovare maggiori informazioni sul processo di valutazione professionale e su come garantiamo la massima trasparenza in ogni fase. È il modo migliore per essere sicuro di ricevere una valutazione giusta e corretta, basata su dati scientifici e non su supposizioni. Non lasciare che un marchio illeggibile ti faccia sottovalutare il tuo piccolo tesoro.
L'impatto dei carati sulla quotazione del tuo oro
Capire cosa sono i carati è fondamentale, certo. Ma quello che conta davvero, quando decidi di vendere un gioiello, è tradurre quella conoscenza in un valore economico reale, concreto. Il prezzo di un oggetto in oro, infatti, non dipende solo da quanto pesa sulla bilancia, ma dalla quantità effettiva di oro puro che nasconde al suo interno. È proprio la caratura a fare da base per qualsiasi valutazione.
Facciamo un esempio semplice: un bracciale da 10 grammi in oro 18 carati e un piccolo lingotto da 10 grammi in oro 24 carati pesano uguale, ma hanno valori completamente diversi. Il bracciale contiene 7,5 grammi di oro puro, il lingotto ben 9,99. Questa differenza è il fulcro di ogni valutazione professionale.
Come si calcola il valore del tuo oro
Il processo è più logico e trasparente di quanto si pensi. Si parte sempre dalla quotazione ufficiale dell'oro puro (24k), che è il punto di riferimento del mercato mondiale, e la si adatta alla percentuale di oro presente nel gioiello.
Mettiamola in pratica con un bracciale da 18 carati (quello con il punzone 750):
- Si controlla la quotazione dell'oro puro: Ipotizziamo che oggi l'oro 24k valga 65 € al grammo. Questo è il nostro punto di partenza.
- Si calcola il valore per l'oro 18k: Dato che l'oro 18k è composto al 75% da oro puro, basta fare un semplice calcolo: 65 € x 0,75 = 48,75 € al grammo. Questo è il valore massimo teorico per l'oro 18 carati in questo preciso momento.
- Si pesa il gioiello: Se il bracciale pesa 20 grammi, il suo valore intrinseco di oro sarà: 20 g x 48,75 €/g = 975 €.
Da questa cifra, un operatore professionale tratterrà una piccola percentuale (chiamata spread) per coprire i costi di gestione e fusione, arrivando così all'offerta finale che ti verrà presentata. Puoi tenere d'occhio la nostra pagina per consultare la quotazione dell'oro usato in tempo reale, aggiornata costantemente con gli andamenti di borsa.
Perché il valore dell'oro puro continua a crescere
L'oro non è soltanto il metallo dei gioielli, ma uno dei beni rifugio per eccellenza a livello mondiale. Quando l'economia è incerta, il suo valore tende a salire, perché protegge il capitale dall'inflazione. Basta guardare ai dati storici per rendersene conto.
Negli ultimi 10 anni, il prezzo dell'oro puro in Italia ha avuto un'impennata incredibile, passando da un minimo di 31,11 € al grammo a un massimo di 119,17 €/g. Un aumento complessivo del 265,36%. Nel 2014, la quotazione si aggirava sui 30 €/g, mentre nel 2024 ha toccato picchi di 72,16 €/g, a conferma del suo ruolo di investimento solido e affidabile.
Questa performance straordinaria spiega perché anche i vecchi gioielli chiusi in un cassetto hanno acquisito un valore notevole nel tempo. Capire l'impatto dei carati oro puro sulla quotazione ti dà il potere di affrontare qualsiasi valutazione con sicurezza, sapendo esattamente cosa aspettarti e come riconoscere un'offerta onesta.
Vendere il tuo oro in modo sicuro e legale
Quando decidi di vendere il tuo oro, la sicurezza e la legalità sono aspetti tanto importanti quanto la valutazione economica. Trasformare i gioielli che non usi più in liquidità è un processo piuttosto semplice, a patto di seguire alcune regole fondamentali.
Seguire questi passaggi ti protegge da brutte sorprese e garantisce la massima trasparenza in ogni fase. Pensa a questa come a una vera e propria checklist per vendere senza stress.

Prima ancora di recarti da un operatore, assicurati di avere con te i documenti giusti. La legge italiana è molto chiara su questo punto: per qualsiasi transazione di oro, è obbligatorio presentare un documento d'identità valido e il proprio codice fiscale. Questo requisito non è una formalità, ma una tutela per tutti: serve a garantire la tracciabilità dell'operazione e a prevenire attività illecite.
Scegliere un operatore autorizzato
Il passo successivo è cruciale: affidarsi esclusivamente a un Operatore Professionale in Oro, ovvero un professionista iscritto all'apposito registro della Banca d'Italia.
Questa iscrizione non è un semplice dettaglio burocratico, ma è la tua garanzia che stai trattando con un'azienda seria, che opera nel pieno rispetto delle normative antiriciclaggio e di pubblica sicurezza. Un operatore affidabile, come Boutique del Gioiello, espone sempre le proprie licenze e autorizzazioni in modo ben visibile.
Durante la valutazione, hai dei diritti precisi. È importante conoscerli per farli rispettare. Ecco cosa non deve mai mancare:
- Pesatura a vista. La bilancia deve essere sempre visibile e omologata, con il sigillo di verifica periodica intatto. Hai il pieno diritto di assistere a ogni fase della pesatura, senza che nulla ti venga nascosto.
- Valutazione separata. Se porti oggetti con carature diverse (ad esempio, anelli a 18k e una catenina a 9k), ogni gruppo deve essere pesato e valutato separatamente. Questo è l'unico modo per assicurare che ogni oggetto riceva il giusto prezzo, basato sulla sua effettiva percentuale di oro puro.
- Quotazione chiara. Il prezzo offerto al grammo deve essere trasparente e basato sulle quotazioni di borsa aggiornate in tempo reale.
Aspetti legali e fiscali da conoscere
Infine, è utile avere un'idea chiara degli aspetti fiscali. La vendita di oro da parte di un privato non è sempre soggetta a tassazione. Si genera una plusvalenza tassabile solo in un caso specifico: se l'oro venduto era stato acquistato come "oro da investimento" (lingotti o monete) e se il prezzo di vendita supera quello di acquisto.
Per la comune vendita di gioielli usati – il cosiddetto "oro vecchio" – di norma non si applica alcuna tassazione. Questo perché vengono considerati beni personali, privi di una finalità speculativa.
Conoscere questi passaggi ti permette di affrontare la vendita con la massima tranquillità. Trasformerai così un'esigenza in un'opportunità sicura e vantaggiosa, sempre nel pieno rispetto delle regole.
Affidarsi a professionisti: perché la trasparenza fa la differenza
Quando decidi di vendere i tuoi preziosi, la scelta del professionista a cui ti affidi è cruciale, quasi quanto conoscere il valore dei carati dell'oro puro. È un passo delicato, che non può basarsi su stime fatte a occhio o procedure poco chiare. Ed è proprio qui che entra in gioco un approccio professionale, fondato su competenza, trasparenza e, soprattutto, fiducia.
Rivolgersi a un operatore qualificato come Boutique del Gioiello significa trasformare un'esperienza potenzialmente incerta in un percorso sicuro e vantaggioso. Non si tratta semplicemente di ricevere un'offerta, ma di capire a fondo ogni singolo passaggio che porta a definire quella cifra.
Il nostro impegno è la tua tranquillità
Il nostro metodo di valutazione poggia su pilastri solidi, pensati per darti la massima serenità. Ogni fase, dall'analisi alla pesata, si svolge sempre davanti ai tuoi occhi. Crediamo che la trasparenza sia la prima forma di rispetto verso di te e i tuoi beni.
Per noi, una valutazione professionale significa questo:
- Analisi con strumenti d'avanguardia: Utilizziamo tecnologie moderne, come lo spettrometro a raggi X, per determinare la caratura con precisione scientifica, senza scalfire o danneggiare in alcun modo i tuoi oggetti.
- Spiegazioni chiare e semplici: Non ti diamo solo un numero. I nostri esperti ti mostrano come viene verificato il titolo dell'oro e ti spiegano perché un gioiello da 18 carati ha un valore diverso da uno a 14.
- Quotazione in tempo reale: La nostra offerta si basa sulle quotazioni ufficiali di borsa, aggiornate costantemente. Questo ti garantisce che il valore proposto sia sempre allineato al mercato di quel preciso momento.
Scegliere un professionista non è solo una questione di ottenere il miglior prezzo. Significa avere la certezza che ogni grammo del tuo oro sia stato valutato in modo equo e corretto, nel pieno rispetto delle leggi.
Il nostro obiettivo è semplice: darti tutte le informazioni che ti servono per prendere una decisione consapevole. Un servizio di qualità non si esaurisce con il pagamento, ma comincia con la costruzione di un rapporto di fiducia, spiegando come il valore dei carati dell'oro puro si traduce in un'offerta concreta e onesta.
Da Boutique del Gioiello, la tua fiducia è il nostro bene più prezioso.
Le domande più comuni su carati e vendita di oro
Abbiamo viaggiato insieme nel mondo dei carati, dei punzoni e delle valutazioni, ma è del tutto normale che qualche dubbio pratico rimanga. In quest'ultima parte, rispondo alle domande più frequenti per darti quella sicurezza in più quando si tratta di capire il valore del tuo oro.
Meglio investire in oro 18 carati o 24 carati?
Se l'obiettivo è l'investimento puro, la risposta è una sola: oro 24 carati, che sia in lingotti o in monete. La legge stessa lo definisce "oro da investimento", e questo significa che è esente da IVA e il suo valore è legato a doppio filo a quello del metallo puro sul mercato.
L'oro 18 carati, invece, nasce per essere indossato. È una lega da gioielleria e, quando lo vendi, viene valutato unicamente per la quantità d'oro che contiene, cioè il 75%. A parità di peso, quindi, il suo valore sarà sempre inferiore a quello di un oggetto in oro 24 carati.
Ma allora tutto l'oro giallo è 24 carati?
Assolutamente no, e questa è una delle convinzioni più diffuse e sbagliate. L'oro puro 24 carati ha sì un colore giallo intensissimo, quasi burroso, ma la quasi totalità dei gioielli che vediamo in vetrina è realizzata in leghe, come l'oro 18k o 14k.
Per ottenere quel colore giallo brillante e, soprattutto, per rendere il gioiello più resistente, l'oro viene mescolato con altri metalli come l'argento e il rame. Ricorda: la caratura indica la purezza, non il colore.
Un consiglio da chi se ne intende: non fidarti mai del solo colore per giudicare la purezza dell'oro. Solo il punzone e una perizia professionale ti daranno la certezza di cosa hai tra le mani.
E se il punzone non si vede o non c'è?
Capita spesso, soprattutto con gioielli molto vecchi e usurati. Se il punzone è illeggibile o manca, un professionista ha comunque i suoi strumenti. Il più avanzato è lo spettrometro a raggi X (XRF), una macchina che fa una sorta di "radiografia" al metallo, svelandone la composizione esatta e i carati con precisione scientifica, senza rovinarlo minimamente.
Esiste anche il metodo più tradizionale del test con gli acidi, che si esegue su una traccia quasi invisibile di metallo. Se vuoi approfondire questi e altri temi, dai un'occhiata alla nostra sezione FAQ sulla vendita dell'oro.
Per una valutazione trasparente, professionale e senza alcun impegno sui tuoi preziosi a Milano, l'esperienza di Boutique del Gioiello è la tua garanzia. Visita il nostro sito https://compro-oro.com per scoprire cosa possiamo fare per te e ottenere la migliore quotazione per il tuo oro.