Capire la valutazione dell'oro 18 carati usato è molto più intuitivo di quanto possa sembrare. Il suo valore di partenza, quello che in gergo chiamiamo teorico, si ottiene con un calcolo semplice: si prende la quotazione dell'oro puro (24 carati) e la si moltiplica per 0,75. Perché? Perché un gioiello a 18 carati contiene esattamente il 75% di oro puro.
Questo primo calcolo ti dà subito in mano una base concreta, un numero realistico, prima ancora di entrare in un negozio e ricevere un'offerta.
Decifrare il valore del tuo oro 18 carati
Spesso si pensa che capire il valore di un gioiello usato sia un'arte per pochi eletti, quasi un segreto del mestiere. In realtà, il meccanismo di base è piuttosto semplice. Pensa alla quotazione ufficiale dell'oro, quella che vedi oscillare sui mercati, come al prezzo di un ingrediente purissimo e di altissima qualità: l'oro 24 carati.
I tuoi gioielli a 18 carati non sono altro che una "ricetta" di valore, composta per tre quarti (il 75%) da quell'ingrediente nobile e per il restante quarto da altri metalli, che servono a dare robustezza e colore all'oggetto. Di conseguenza, il primo passo per scoprire il valore reale del tuo oro è proprio partire dal prezzo dell'ingrediente puro e calcolarne il 75%.
Avere questo dato ti trasforma. Non sei più un semplice venditore che accetta passivamente una cifra, ma diventi un interlocutore informato, consapevole del punto di partenza di qualsiasi valutazione.
Dal prezzo dell'oro puro al valore del tuo gioiello
Il mercato dell'oro è globale e il suo prezzo di riferimento, il "fixing", viene fissato due volte al giorno. Questo valore si riferisce sempre e solo all'oro 24 carati, cioè alla purezza massima.
Per calcolare il prezzo di riferimento per la valutazione dell'oro 18 carati usato, la formula è diretta: prezzo al grammo dell'oro puro x 0,75. Per fare un esempio concreto, se l'oro 24 carati fosse quotato a 119,10 € al grammo, il valore teorico del tuo oro 18 carati sarebbe di circa 89,33 € al grammo, al netto di piccoli aggiustamenti che ogni operatore applica. Per avere un quadro sempre aggiornato, puoi approfondire i dettagli sulle quotazioni.
Avere una stima teorica del valore è il primo passo per una vendita onesta e trasparente. Diventa il tuo metro di paragone, uno strumento oggettivo per giudicare le offerte che ti verranno fatte, assicurandoti di non accettare mai una proposta al di sotto del suo valore reale di mercato.
L'importanza del titolo 750
Sentirai parlare di "18 carati" e vedrai inciso un "750" sui tuoi gioielli. Sono due modi diversi per dire la stessa, identica cosa. Quel piccolo marchio impresso sull'oro, chiamato punzone, è obbligatorio per legge e certifica proprio questo: su 1000 parti di lega, 750 sono di oro puro.
Capire l'importanza di questo piccolo numero è fondamentale:
- È una garanzia di autenticità: È il primo sigillo che conferma che il tuo oggetto è davvero oro 18 carati.
- Fissa il valore di base: Diventa il punto di partenza indiscutibile per ogni calcolo, spazzando via ogni dubbio sulla qualità del metallo.
- Ti protegge: Ti aiuta a distinguere subito un operatore serio, che basa la sua valutazione su dati certi, da chi invece si affida a stime vaghe e poco trasparenti.
Con questa semplice conoscenza, tutto il processo di vendita cambia. Puoi dialogare con i professionisti del settore con molta più sicurezza, perché sai esattamente cosa hai tra le mani e quale deve essere, come minimo, il suo valore di partenza.
Come calcolare il valore del tuo oro in 3 semplici passaggi
Capire quanto valgono i tuoi gioielli è più semplice di quel che sembra. Non serve essere un esperto, basta seguire un procedimento logico, quasi come una ricetta di cucina. Vediamolo insieme.
Gli ingredienti principali li hai già: la purezza del tuo oro, che è 18 carati (cioè il 75%), e il suo peso. Ora ti spiego come unire questi dati al prezzo di mercato per ottenere una prima stima concreta.
Questo piccolo esercizio ti darà un grande vantaggio: la consapevolezza. Quando andrai da un professionista per una valutazione, saprai già da quale base numerica partire e potrai dialogare con maggiore sicurezza.
Passaggio 1: Trova il punzone 750
Il primo passo è una piccola "caccia al tesoro". Ogni gioiello venduto legalmente in Italia deve avere per legge un piccolo marchio inciso, il punzone. È la sua carta d'identità, che ne certifica la purezza.
Per l'oro 18 carati, il numero da cercare è "750". Di solito si trova in un punto un po' nascosto: dentro un anello, vicino alla chiusura di una collana o sul perno di un orecchino. A volte serve una lente d'ingrandimento per vederlo bene.
Trovare questo marchio è il punto di partenza fondamentale: ti dà la certezza che il tuo gioiello è composto per il 75% da oro puro, l'elemento chiave per una valutazione dell'oro 18 carati usato che sia corretta.
Passaggio 2: Pesa i tuoi gioielli con precisione
Una volta confermata la purezza, passiamo al secondo ingrediente: il peso. L'ideale è usare una bilancia digitale da cucina, di quelle precise al grammo o, meglio ancora, al decimo di grammo. Più la bilancia è precisa, più la tua stima sarà vicina alla realtà.
Qualche dritta per pesare nel modo giusto:
- Pesa solo l'oro: Se i gioielli hanno pietre, perle o altri elementi, il loro peso ovviamente incide sul totale. Per una stima del solo metallo, l'ideale sarebbe poterli pesare separatamente, ma per una prima idea va bene anche il peso complessivo, tenendo a mente questa variabile.
- Raggruppa tutto: Se hai più oggetti in oro 18 carati, pesali tutti insieme per ottenere il peso totale. Questo semplifica i calcoli.
- Segna il peso: Appunta il numero esatto in grammi. Sarà il cuore del tuo calcolo.
Questo passaggio è cruciale. Con le quotazioni attuali, anche un solo grammo in più o in meno può fare una bella differenza sul valore finale.
Passaggio 3: Applica la formula finale
Ora che hai purezza (750) e peso, non resta che unire tutto con il prezzo di mercato dell'oro. La formula per calcolare il valore teorico del tuo oro è molto diretta:
(Quotazione Oro Puro 24kt al Grammo) x 0,75 x Peso in Grammi = Valore Teorico
Il primo dato, la quotazione dell'oro puro, è un valore che cambia ogni giorno. Per questo è importantissimo usare una fonte aggiornata e affidabile. Per avere un dato certo e in tempo reale, puoi consultare la nostra pagina dedicata alla quotazione oro.
Vediamo un esempio. Mettiamo che la quotazione dell'oro puro oggi sia di 70 € al grammo e tu abbia un bracciale da 15 grammi. Il calcolo sarà:
Per darti un'idea più chiara del processo, abbiamo creato una tabella che riassume i passaggi del calcolo.
Esempio di calcolo del valore teorico per un gioiello in oro 18 carati
Questa tabella illustra il calcolo passo-passo per determinare il valore teorico di un gioiello in oro 18k, partendo dalla quotazione dell'oro puro.
| Passaggio | Azione | Esempio pratico (Bracciale da 15g) | Risultato |
|---|---|---|---|
| 1 | Verifica la quotazione dell'oro puro (24kt) | La quotazione del giorno è 70,00 €/g | 70,00 € |
| 2 | Calcola il valore dell'oro 18kt al grammo | Moltiplica la quotazione per 0,75 | 70,00 € x 0,75 |
| 3 | Moltiplica per il peso del tuo gioiello | Moltiplica il valore al grammo per i grammi totali | 52,50 €/g x 15 g |
Come vedi, il risultato finale di 787,50 € rappresenta il valore teorico del metallo prezioso contenuto nel tuo bracciale.
Questa infografica riassume visivamente il concetto: si parte dal valore dell'oro puro e lo si "ridimensiona" per trovare quello dell'oro 18 carati.

Lo schema lo rende evidente: il punto di partenza è sempre il valore massimo dell'oro 24 carati. Una semplice moltiplicazione per 0,75 ci porta al valore di riferimento per i tuoi gioielli.
Certo, ecco la sezione riscritta secondo le tue indicazioni, con lo stile e il tono di un esperto del settore, naturale e umano.
Cosa influenza il prezzo finale oltre alla bilancia
Il calcolo basato su peso e titolo è un ottimo punto di partenza, ma è solo l'inizio della storia. Pensala così: quando valuti un'auto usata, non guardi solo il modello e la cilindrata. Ti interessano i chilometri, lo stato della carrozzeria, gli optional, se è un'edizione speciale… Ecco, per un gioiello in oro 18 carati usato il discorso è molto simile.
Un perito con esperienza non si limita a vedere un pezzo di metallo da fondere. Vede un oggetto con una sua identità, una sua storia. La qualità della manifattura, la firma di un brand importante o la presenza di pietre preziose possono trasformare un semplice anello in un pezzo dal valore ben superiore a quello del suo oro.
Capire questi fattori "extra" è cruciale. Ti aiuta a comprendere perché l'offerta che ricevi può essere più alta (o, a volte, più bassa) del semplice valore di fusione e ti dà gli strumenti giusti per dialogare con chi ti sta facendo la valutazione.
Il valore aggiunto della manifattura e del brand
Non tutto l'oro è uguale, anche a parità di peso. Un anello artigianale, lavorato finemente a mano, non può essere messo sullo stesso piano di una catenina standard prodotta in serie. Qui entrano in gioco due elementi chiave: la manifattura e il marchio.
- Manifattura di pregio: È la qualità e la complessità della lavorazione. Un gioiello con incastonature difficili, incisioni manuali o un design particolare ha un valore che va oltre il metallo. Un professionista sa riconoscere questa abilità e, se l'oggetto è rivendibile sul mercato del secondo polso, può offrire una valutazione migliore.
- Gioielli firmati: Se il tuo gioiello porta la firma di un brand iconico come Bulgari, Cartier, Tiffany & Co. o Damiani, il discorso cambia completamente. Non stai più vendendo solo oro, ma un pezzo di design, un simbolo di lusso con una sua storia e una sua precisa richiesta sul mercato.
Un gioiello firmato non viene quasi mai valutato "a peso". Il suo valore è dettato dal mercato del secondo polso, dove la domanda per quel modello specifico può far lievitare il prezzo ben oltre il valore dei materiali. Per questo è fondamentale portare con sé anche scatola e certificati originali, se li hai ancora.
L'impatto dello stato di conservazione
Come per qualsiasi oggetto di un certo valore, lo stato di conservazione fa la differenza. Un gioiello tenuto benissimo, senza graffi evidenti, ammaccature o parti rotte, ha ottime possibilità di essere rivenduto così com'è.
Questo significa che chi lo acquista non lo vede come metallo da fondere, ma come un prodotto finito da rimettere in vetrina. Di conseguenza, un gioiello in buone condizioni spunterà quasi sempre una valutazione più alta. Al contrario, un pezzo rotto, molto consumato o a cui mancano delle parti verrà quasi certamente valutato solo per il peso dell'oro, destinandolo alla fusione.
La valutazione delle pietre preziose
Questo è uno degli aspetti più delicati. La presenza di gemme non significa automaticamente che il valore dell'offerta salirà, specialmente in un compro oro generico. Tutto dipende dal tipo di pietra e, soprattutto, da chi hai di fronte.
Tieni a mente questi punti:
- Pietre piccole o di scarso valore: Brillanti molto piccoli (sotto i 0.10 carati), spesso usati solo come contorno, o altre pietre semi-preziose non vengono quasi mai conteggiati. In molti casi, il loro peso viene semplicemente sottratto da quello totale del gioiello.
- Diamanti e gemme importanti: La storia cambia se il tuo gioiello monta un diamante di buona caratura (diciamo sopra i 0.30 – 0.50 carati) o altre gemme di valore come rubini, zaffiri o smeraldi di qualità. In questo caso, è fondamentale rivolgersi a un operatore che abbia in sede un gemmologo qualificato.
- L'importanza del certificato: Se hai un certificato gemmologico (come IGI, GIA o HRD), portalo. È la carta d'identità della pietra, ne attesta le caratteristiche (le famose "4 C": Carat, Cut, Color, Clarity) e permette una valutazione precisa e trasparente, massimizzandone il valore.
Un perito qualificato valuterà la gemma separatamente, basandosi sui listini internazionali e sulla propria esperienza, per poi sommare il suo valore a quello dell'oro. Ignorare questo passaggio significa rischiare di lasciare sul tavolo una parte importante del guadagno.
Cosa aspettarsi durante una perizia professionale
Entrare in un compro oro, specialmente la prima volta, può creare un po' di soggezione. È una sensazione del tutto normale, ma sapere esattamente cosa succederà durante la valutazione trasforma quel momento di incertezza in un processo chiaro, controllato e, soprattutto, trasparente.

Un professionista serio non ha nulla da nascondere. Anzi, ti inviterà a seguire ogni singolo passaggio della perizia, spiegandoti cosa sta facendo e perché. Non è solo cortesia: è un tuo diritto e il primo, fondamentale, segnale dell'affidabilità di chi hai di fronte. Vediamo insieme, passo dopo passo, come si svolge una valutazione fatta come si deve.
Il primo esame visivo e la ricerca dei punzoni
Appena consegnerai i tuoi oggetti, l'esperto inizierà con un'attenta analisi visiva. Non sta solo ammirando i gioielli, ma cerca informazioni cruciali. Armato di una lente d'ingrandimento, andrà a caccia dei punzoni, quei minuscoli marchi che certificano la purezza dell'oro (750 per il 18 carati) e il nome del produttore.
Questa è la prima verifica, quella fondamentale. Un punzone chiaro e leggibile è già un ottimo punto di partenza, ma un perito esperto non si ferma mai alle apparenze. Per avere la certezza assoluta della caratura, procede sempre con test più approfonditi.
La prova del tocco e il test con l'acido nitrico
Ecco il momento che spesso incuriosisce di più: il famoso test con gli acidi. Contrariamente a quello che si potrebbe pensare, è una procedura assolutamente sicura e non rovina in alcun modo il gioiello.
Ecco come funziona:
- La "strisciata": Il perito strofina con delicatezza una parte nascosta del tuo gioiello su una speciale pietra scura, chiamata "pietra di paragone". Questa azione lascia sulla pietra una piccola traccia dorata, una sorta di "riga" di metallo.
- L'applicazione dell'acido: È su questa traccia, e mai direttamente sul gioiello, che viene applicata una goccia di un acido specifico per l'oro 18 carati.
- La reazione: Se la traccia d'oro rimane lì, intatta, significa che la caratura è confermata. Se invece svanisce o cambia colore, l'oro ha una purezza inferiore.
Questo test, conosciuto come "saggio a tocco", è un metodo antico ma ancora oggi incredibilmente affidabile per confermare la valutazione dell'oro 18 carati usato e distinguere con precisione le diverse leghe.
La pesatura a vista su bilance certificate
Una volta confermata la caratura, si arriva al momento decisivo: la pesatura. Questo passaggio deve avvenire davanti a te, nella massima trasparenza.
Un operatore affidabile userà sempre una bilancia di precisione omologata, con il sigillo di verifica periodica bene in vista. La bilancia deve essere posizionata in modo che tu possa leggere il display senza problemi, controllando il peso esatto al decimo di grammo.
Questo è un tuo diritto sacrosanto. Non accettare mai che i tuoi oggetti vengano portati in un'altra stanza per essere pesati o messi su bilance di cui non vedi il display. La trasparenza, in questa fase, è il segno inequivocabile di professionalità e correttezza.
La combinazione di questi passaggi garantisce una stima precisa e onesta. Conoscere l'iter ti rende un venditore più consapevole e sicuro, capace di riconoscere un servizio professionale e di sentirsi a proprio agio durante tutta l'operazione. Per approfondire la gamma di analisi che offriamo, puoi esplorare i nostri servizi di valutazione preziosi.
Le regole del gioco per vendere oro in Italia
Vendere i propri gioielli usati non è come piazzare un vecchio libro al mercatino. Si tratta di un'operazione finanziaria a tutti gli effetti, regolata da leggi precise che servono a tutelare sia te, che sei il venditore, sia l'operatore che acquista. Conoscere queste poche regole ti mette subito in grado di distinguere un professionista serio da uno improvvisato.
L'intero meccanismo è pensato per assicurare la massima trasparenza e tracciabilità. Non è una questione di burocrazia inutile, ma un sistema di garanzie che previene attività illecite e fa in modo che ogni passaggio sia limpido e documentato.
Perché ti chiedono documento e codice fiscale
Quando porti il tuo oro a vendere, l'operatore ha l'obbligo di legge di identificarti. Per questo ti chiederà un documento d'identità valido (come la carta d'identità o il passaporto) e il tuo codice fiscale. Non è una sua scelta, ma un dovere imposto dalle normative antiriciclaggio italiane.
Ogni singola compravendita di oggetti preziosi usati finisce nero su bianco su un apposito registro vidimato dalla Questura. Su questo registro vengono annotati:
- I tuoi dati personali.
- Una descrizione precisa degli oggetti che hai venduto.
- Il prezzo concordato e come ti è stato pagato.
Questa procedura garantisce la piena tracciabilità di ogni grammo d'oro, una tutela fondamentale contro la ricettazione e altri traffici illegali. In parole povere: se un operatore non ti chiede i documenti, sta operando fuori legge e non c'è da fidarsi.
Contanti sì, ma con dei limiti: come funzionano i pagamenti
Un altro punto cruciale della normativa riguarda i pagamenti. La legge italiana è molto chiara sull'uso del contante, con limiti precisi pensati per combattere evasione e riciclaggio. Anche la valutazione del tuo oro 18 carati usato non fa eccezione.
Al momento, il tetto massimo per i pagamenti in contanti in questo settore è di 499,99 euro.
Cosa significa? Se il valore del tuo oro supera questa soglia, l'operatore non potrà darti l'intera somma in banconote. Per legge, dovrà usare un metodo di pagamento tracciabile, come un bonifico bancario o un assegno, per la parte che eccede il limite.
Questa regola è un altro grande indicatore di serietà. Diffida sempre di chi ti propone "trucchetti" per aggirare la legge, come dividere il pagamento in più trance. Un professionista vero rispetta le norme e ti offrirà sempre la soluzione di pagamento più sicura e legale, assicurandoti di ricevere i tuoi soldi in modo trasparente e certificato.
Conoscere queste semplici ma fondamentali regole ti rende un venditore più consapevole, ti protegge da brutte sorprese e ti garantisce un'esperienza di vendita serena e vantaggiosa.
Qualche dritta per massimizzare il guadagno
Conoscere il processo di valutazione è il primo passo, ma per trasformare la teoria in un guadagno reale servono alcune mosse furbe. Pensa alla vendita del tuo oro non come a un gesto meccanico, ma come a una piccola negoziazione. Arrivare preparati può fare davvero tutta la differenza del mondo.

Bastano pochi, semplici accorgimenti per far salire l'offerta finale. Non parlo di trucchi, ma di logica e trasparenza, che ti faranno apparire come un venditore informato e consapevole. Vediamo insieme quali sono le strategie più efficaci da mettere in campo.
Separa i gioielli per caratura
Prima ancora di muoverti da casa, un piccolo lavoro di organizzazione può semplificare la vita a te e al perito. Se hai gioielli di purezza diversa (ad esempio, alcuni a 18 carati, altri a 14 o 9), dividili.
Questo semplice gesto ti porta un doppio vantaggio:
- Chiarezza immediata: L'operatore può procedere spedito, pesando lotti omogenei e applicando subito la quotazione giusta per ciascuno.
- Trasparenza sul calcolo: Tu stesso potrai seguire meglio il conteggio, capendo esattamente come si arriva alla somma finale. La valutazione dell'oro 18 carati usato sarà così ben distinta da quella di altre leghe.
Portare un unico "mucchio" di oggetti diversi, invece, rischia solo di creare confusione. Arrivare con i gioielli già suddivisi è un segnale di preparazione che chi sta dall'altra parte del banco apprezza sempre.
Presenta i tuoi oggetti al meglio
Anche se la maggior parte dell'oro usato finisce in fonderia, la presentazione ha il suo peso. Un gioiello pulito e ben tenuto fa sempre un'impressione migliore, è innegabile.
Non ti sto dicendo di fare una pulizia professionale, basta passare un panno morbido per togliere polvere e ditate. Certo, questo non aumenterà il peso dell'oro, ma comunica cura e attenzione. Sono dettagli che predispongono positivamente il valutatore, soprattutto se l'oggetto ha qualche chance di essere rivenduto così com'è.
Un gioiello pulito e ordinato permette una valutazione più rapida e precisa. Dimostra che hai a cuore i tuoi oggetti, un dettaglio psicologico che può giocare a tuo favore durante la trattativa.
Non fermarti alla prima offerta
Questo è forse il consiglio più importante di tutti: non avere fretta di concludere. Il mercato dell'oro usato è competitivo, e le valutazioni possono cambiare, anche se di poco, da un operatore all'altro.
La strategia migliore è la più classica:
- Visita almeno 2-3 compro oro affidabili: Chiedi a ciascuno una valutazione, che deve essere gratuita e senza impegno.
- Prendi nota dell'offerta: Fatti dire chiaramente il prezzo al grammo applicato e la valutazione totale che ti propongono.
- Confronta le proposte: A questo punto, scegli l'operatore che, a parità di serietà, ti offre il guadagno più alto.
Un piccolo sforzo in più per sentire un paio di campane diverse può tradursi in decine, se non centinaia, di euro in più nelle tue tasche. Consideralo un investimento di tempo: ti garantirà di aver spuntato la migliore valutazione possibile per il tuo oro 18 carati.
Le domande più comuni sulla valutazione dell'oro usato
Decidere di vendere il proprio oro è una scelta importante. Si tratta di oggetti che hanno un valore non solo economico, ma spesso anche affettivo. È più che normale avere dubbi e domande.
Per questo abbiamo pensato di raccogliere le domande che i nostri clienti ci fanno più spesso, cercando di dare risposte semplici e dirette, per eliminare ogni possibile incertezza. Avere le informazioni giuste in mano è il primo passo per vivere questa esperienza in modo sereno e del tutto consapevole.
Quanto costa far valutare il mio oro?
Assolutamente niente. Una valutazione dell'oro 18 carati usato, se fatta da un professionista serio, deve essere sempre gratuita e senza alcun impegno da parte tua. Consideralo un servizio essenziale che un operatore onesto offre per dimostrarti la sua trasparenza e darti tutti gli elementi per decidere con calma.
Se qualcuno ti chiede dei soldi solo per dirti quanto valgono i tuoi gioielli, quello è un pessimo segnale. Un operatore affidabile investe il suo tempo nella perizia, perché è sicuro che la correttezza della sua offerta sarà il miglior argomento per convincerti. Devi sentirti libero di andartene con la tua stima in mano, senza dover dare spiegazioni.
Posso vendere il mio oro in modo anonimo?
Questa è una domanda fondamentale, e la risposta è un no categorico. La legge italiana è molto severa su questo punto, e per una buona ragione: proteggere tutti da attività illecite come la ricettazione e il riciclaggio.
Ogni singola compravendita di preziosi usati deve essere registrata e tracciabile. Per questo motivo, ti verranno sempre chiesti due documenti:
- Un documento d'identità in corso di validità.
- Il tuo codice fiscale.
Questi dati vengono annotati su un apposito registro vidimato dalla Questura, a garanzia totale della legalità dell'operazione. Diffida subito di chi ti propone di comprare il tuo oro "in nero" o senza chiederti i documenti: non solo è illegale, ma ti espone a rischi che non vale la pena correre.
E le pietre preziose incastonate che fine fanno?
Ecco uno degli aspetti che davvero distingue un compro oro generico da un gioielliere e perito qualificato. A seconda del tipo di pietra e delle politiche dell'acquirente, le strade sono principalmente tre.
- Vengono smontate e restituite: Se le gemme sono piccole o di scarso valore commerciale (ad esempio piccoli zirconi), di solito vengono rimosse con cura e restituite a te. Il loro peso, ovviamente, viene sottratto da quello totale del gioiello per calcolare il valore del solo metallo prezioso.
- Ricevono una valutazione separata: Se invece il gioiello monta diamanti, zaffiri, rubini o smeraldi di un certo pregio, un operatore con un gemmologo in sede le valuterà a parte. Il loro valore si andrà poi a sommare a quello dell'oro.
- L'acquisto è "a corpo": In certi casi, soprattutto per gioielli di alta gioielleria o di marchi importanti, l'oggetto viene considerato nel suo insieme. La valutazione tiene conto del valore aggiunto che le pietre conferiscono al design e alla manifattura complessiva.
Ricorda che è sempre un tuo diritto chiedere che fine faranno le pietre e, se preferisci, chiederne la restituzione. Un vero professionista ti spiegherà con chiarezza come intende procedere.
Avere chiari questi punti ti aiuterà a muoverti con maggiore sicurezza. Per ogni altro dubbio, puoi consultare la nostra sezione completa con le domande frequenti sulla vendita di preziosi.
Se stai cercando una valutazione trasparente, professionale e senza sorprese per il tuo oro 18 carati, affidati all'esperienza di Boutique del Gioiello s.r.l.. Vieni a trovarci nel nostro negozio di Milano per una consulenza gratuita e scopri perché siamo un punto di riferimento fidato dal 1999. Ti aspettiamo per offrirti la migliore valutazione di mercato possibile.