É opportuno vendere i gioielli usati ai banchi metalli?

Prima di iniziare questo articolo sottolineiamo che questo blog è redatto da una gioielleria tradizionale, ma cercheremo di darvi tutti gli elementi per avere un’idea oggettiva.

Descriviamo qual’ è stata per tanti anni la funzione dei “banchi metalli”. Questi erano operatori che acquistavano oro dalle gioiellerie e lo rivendevano a tre ben determinate categorie: gli orafi artigiani, la aziende orafe fabbricanti e le banche che avessero necessità di acquistare oro puro come riserva.
I privati cittadini non erano serviti, per legge, non era a loro consentito l’acquisto di oro puro (titolo 999.9). Il regalo tipico del nonno ai propri nipoti era la sterlina di oro (titolo 916/000) o il marengo (titolo 900/000) che venivano acquistate nella propria gioielleria di fiducia.

Le cose sono cambiate con la legge 7 del 2000 che ha normato la compravendita di oro da investimento anche da parte dei privati cittadini e ha istituito la figura dell’operatore professionale in oro con l’obbligo di iscrizione alla Banca d’Italia. Ci sono voluti anni e diverse versioni del sistema informatico che monitora tutte le operazioni che si svolgono sul territorio italiano, ma alla fine, non senza qualche difficoltà, il mercato dell’oro da investimento ha trovato una certa clientela di riferimento e, come conseguenza, alcuni banchi metalli hanno iniziato a accettare e servire i privati.

Ma torniamo, dopo questa breve digressione storica, all’argomento del titolo. Per vendere i propri gioielli usati noi consigliamo di recarsi dal proprio gioielliere di fiducia o ad un negozio compro oro, meglio se con molta esperienza di vendita, vetrine con numerosi gioielli, anche storici e vintage.
Scegliere di affidarsi ad un banco metalli  preziosi significa ottenere matematicamente la quotazione più bassa, poiché in nessun caso verrebbero valorizzate la manifattura del gioiello e le gemme incastonate, il cui costo può essere recuperato solo tramite vendita diretta e non tramite fusione ed affinazione.
Ovviamente la gioielleria deve essere iscritta per legge al registro OAM Compro Oro.

Vi sembrerà assurdo, ma abbiamo fatto quotazioni maggiori rispetto ai banchi metalli anche su monete e lingotti oro. Offerte che sono state prontamente accettate dal cliente che non si era accontentato di quella ricevuta da un banco metalli.

Se tu che leggi sei un gioielliere forse ti starai chiedendo, a questo punto, quali sono le caratteristiche che deve avere un banco metalli per essere certi di ricevere un servizio di alto valore. Noi le abbiamo riassunte in questi 7 principi:
1) permettere di assistere alla fusione
2) non servire direttamente i privati (anche perché il loro codice Ateco non lo consente, ma più che altro per etica professionale)
3) fatturare regolarmente le fusioni
4) indicare correttamente i titoli AU e AG senza correzioni
5) pagare sia l’oro sia l’argento presenti nella verga di fusione
6) definire il prezzo di acquisto dei metalli preziosi in base alla quotazione senza commissioni
7) completare il pagamento nell’arco di 24 ore

Se il tuo banco metalli non soddisfa uno o più di questi punti, forse ti stai rivolgendo al professionista sbagliato.